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La costruzione del Tempio Ossario di Udine: Le motivazioni – L'idea

 

Nel 1919 la prima guerra mondiale, che l'Italia aveva vittoriosamente combattuto insieme a Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Russia, contro il nemico austro-ungarico e germanico, era finita da pochi mesi. C'era nell'aria euforia e un giusto orgoglio, ma quanti morti era costata la vittoria, quanti danni  aveva subito la nostra terra, teatro delle sanguinose battaglie del Carso, delle Alpi venete e friulane e della temporanea invasione nemica conseguente alla rotta di Caporetto!

Questo era il clima che mons. Clemente Cossettini, dal 1913 Parroco di San Nicolò, aveva trovato al suo ritorno dal servizio militare. Con ancora negli occhi le orrende stragi della guerra e con la visione, che già conosceva, delle fatiscenti condizioni della sua ormai vetusta Chiesa di Via Zanon in Borgo Poscolle, mons. Cossettini ebbe l'idea di costruirne una nuova che fosse Parrocchia e, al tempio stesso, Tempio Votivo alla memoria dei Caduti per la Patria. Nella realizzazione di questa idea, mons. Cossettini profuse per 20 anni ogni energia non arretrando di fronte a logoranti difficoltà, non soltanto economiche, che resero lungo e sofferto l'iter dei lavori per la costruzione del Tempio (1925-40).

 

Con un progetto ispirato al barocco dell'architetto udinese Provino Valle, i lavori ebbero inizio il 12 luglio 1925 e due anni dopo erano in avanzata fase di costruzione quando un decreto-legge governativo stabiliva l'erezione di ossari per accogliere le salme dei Caduti nella recente guerra. La volontà del Governo rese necessaria la trasformazione del progetto Tempio Votivo in Tempio Ossario e, allo scopo, il commissario per le onoranze ai Caduti affiancò all'architetto Valle l'architetto romano Alessandro Limongelli (1930). Il nuovo progetto a duplice firma, abbandonata la primitiva ispirazione barocca, provilegiò aspetti di solenne monumentalità che, in sostanza, esprimevano le linee dominanti l'architettura “nel clima composito della cultura romana”(1) da cui proveniva Limongelli. Il progetto fu approvato nel 1932 e, nello stesso anno, l'architetto romano morì. I lavori ripresero sotto la direzione di Valle e si conclusero nel 1940, anno in cui avvenne – il 22 maggio – la consacrazione della Chiesa di San Nicolò – Tempio Ossario realizzando così l'idea tenacemente perseguita da mons. Cossettini, un anno prima della sua morte avvenuta il 17 luglio 1941.